Un piccolo grande gesto per il pianeta: come funziona lo smaltimento dei toner

L'inchiostro della tua stampante è esaurito ma non sai bene come funziona lo smaltimento dei toner esausti? Impara a proteggere l'ambiente differenziando i rifiuti in modo corretto, anche quelli più complessi, come l’inchiostro, che rientra nella tanto discussa categoria dei rifiuti speciali.

Infatti, i rifiuti speciali vengono eliminati in maniera differente rispetto a quelli classici. Spesso si incappa in degli errori perché semplicemente non si conoscono le modalità corrette di smaltimento, perciò è giusto chiedersi: come funziona la raccolta dei consumabili esausti della stampante? Come fare seguendo la direttiva a riguardo, senza ledere l'ambiente e la salute?

Grazie a questa piccola guida faremo chiarezza sullo smaltimento dei toner della stampante.

Smaltimento dei toner: cosa dice la normativa?

Componenti come cartucce e toner fanno parte del nostro quotidiano a casa, in ufficio e a scuola. Siamo sempre alle prese con stampe e fotocopie e perciò è corretto informarsi su come vadano smaltiti questi rifiuti che possono essere pericolosi per la salvaguardia ambientale, in quanto, sono composti da cere, siliconi, resine e pigmenti a colori, che li rendono nocivi anche per la salute dell'uomo.

Per quanto riguarda lo smaltimento toner esausti, vi sono normative vigenti e anche le leggi europee vanno a disciplinare questa materia. Infatti, nel Testo Unico Ambientale, disposto dall'Unione Europea, infatti, possiamo trovare una classificazione delle sostanze pericolose affiancate da alcuni codici identificativi che ci aiutano a capire come smaltire in maniera corretta cartucce e toner, ovvero:

  1. Codice 8.03.17 che identifica i materiali che contengono sostanze pericolose;

  2. Codice 8.03.18 che contraddistingue i toner esausti che non sono classificati come pericolosi.

La presenza dei due codici permette di poter distinguere tra le due differenti tipologie, suggerendo le modalità di smaltimento. Il produttore dovrebbe sempre assicurarsi della presenza dei codici di riconoscimento perché è uno step fondamentale che permette al consumatore di identificare la tipologia di scarto da smaltire.

Come smaltire toner esauriti in modo corretto in azienda o a casa

Di seguito ti illustreremo l'iter necessario per lo smaltimento dei toner esausti in modo corretto. Se sei un privato cittadino, sappi che esistono nella tua città delle isole ecologiche adibite al ritiro di questi rifiuti, ti basterà solamente consultare il sito internet dell'azienda dei servizi ecologici della tua zona.

Per quanto riguarda la raccolta dei toner esausti per le aziende e i titolari di partita iva, invece, funziona in maniera diversa, è necessario fare riferimento a tre documenti, ecco quali:

  1. Sistri (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti): bisogna allestire un deposito in azienda per la raccolta dei rifiuti pericolosi, in seguito nel registro dovranno essere annotati tutti i movimenti di tali rifiuti.

  2. Fir (formulario identificativo del rifiuto): deve essere compilato dall’azienda che raccoglie i rifiuti e devono essere date varie copie all'azienda che li ha prodotti, a quella che li ha raccolti e a quella ancora a cui sono destinati.

  3. MUD (modello Unico di Dichiarazione Ambientale): deve essere compilato dal produttore del rifiuto e consegnato ogni anno, entro aprile, alla Camera di Commercio competente.

Una volta inviato il MUD, la procedura di corretto smaltimento dei toner esausti è ufficialmente terminata e potrai essere sicuro di aver effettivamente differenziato un rifiuto nocivo per l'ambiente.

Se hai ancora dubbi riguardo la raccolta dei toner, vorresti sapere quali sono le migliori cartucce per stampanti in commercio o capire come rendere più green la tua azienda, non ti resta da fare altro che contattarci.

Avrai a disposizione un esperto del settore che ti illustrerà le opzioni più adatte alle tue esigenze!